Stagione Sportiva 2022/23La mia avventura a Senigallia si conclude qui!

17 Febbraio 2023by MrCosentino0

Non posso dire che questa favola ha un lieto fine, non sempre le belle storie lo hanno. Da parte mia resta un esperienza indimenticabile… in tutti i sensi. Vorrei ripercorrerla partendo dal principio.

Ad inizio stagione ci è stato chiesto di avviare un nuovo ciclo per il gruppo Juniores. Ereditavamo una squadra con il blasone di aver vinto il campionato regionale ma senza i giocatori che lo avevano vinto. I 9/11 dei titolare della precedente stagione, non erano disponibili. Tra i quali il Bomber che nel precedente campionato aveva realizzato più di 25 goal, spesso decisivi, e i pilastri del centrocampo. Del gruppo Allievi era stato giustamente ceduto, ad una squadra di categoria superiore, il miglior realizzatore, oltre 23 goal realizzati nel campionato regionale. Era evidente il problema “quota” goal visto che i due migliori attaccanti non sarebbero stati disponibili e l’85% dei goal della precedente stagione erano altrove.

Le richieste erano chiare, non importava vincere subito, avremmo dovuto formare una squadra che imparasse a giocare un calcio propositivo fatto di possesso palla, un calcio posizionale dove il pallone avanzava con passaggi rasoterra atti a trovare l’uomo che si smarca tra le linee. Un gioco che sfrutta l’ampiezza per attrarre sul lato forte e portare il pallone su quello debole. Un calcio tecnico fatto di principi di gioco accettati e condivisi con la prima squadra. Un calcio che non si può insegnare in 3 mesi… eppure ci eravamo vicini.

Il progetto prevedeva un biennio entro il quale formare calciatori abili per la prima squadra e vincenti in Juniores. Conoscevamo le difficoltà iniziali, sapevamo che avremmo affrontato un periodo nero sotto l’aspetto dei risultati, situazione peggiorata anche dal aver iniziato la preparazione con notevole ritardo rispetto ai competitor, circa 3 settimane dopo. L’alluvione di Senigallia non ha aiutato, abbiamo saltato altre 2 settimane di allenamento.

Insieme al mio collaboratore Mister Gianfranco Morganti, che non smetterò di ringraziare per l’impegno e la dedizione che ha sempre dimostrato, abbiamo lavorato sodo, programmando sedute di allenamento al dettaglio con grande professionalità. Abbiamo raccolto dati e messo in campo le idee condivise per raggiungere al più presto gli obiettivi prefissati. Nonostante tutto l’impegno e il lavoro messo in campo l’avvio è stato, come nelle previsioni, difficile. 4 sconfitte nelle prime 4 gare ( per approfondire CLICCA QUI! ). Poi finalmente la prima vittoria, netta su tutti i fronti, nel gioco e nel risultato. Si inizia a vedere “una squadra”, i ragazzi acquistano sicurezza e sale la condizione fisica. Dopo la prima vittoria siamo ospiti nel difficile campo di Chiaravalle, affrontiamo la Biagio Nazzaro, storica società per la quale ho lavorato per oltre 10 anni. Per me sempre una partita speciale. E’ un match equilibrato che viene condizionato sul 2-2 da un rosso che lascia la squadra in 10 nel momento migliore, da li la sconfitta. La successiva in casa affrontiamo I Portuali in vetta alla classifica. Partita sul 2-2 fino all’ultimo respiro di gioco dove i ragazzi di Ancona trovano una vittoria non meritata. Poi la bella e netta vittoria in casa della Vigor Casltefidardo, la miglior partita della stagione, e la beffa in casa con il Marina capolista. Partita sul 2-1 fino al minuto 100′ quando l’insicuro arbitro assegna un rigore che consente ai nostri avversari di trovare un pareggio insperato. L’ultima del girone d’andata registra una nuova sconfitta, netta e meritata, in casa della Jesina.

Sette punti frutto di 2 Vittorie 1 Pareggio e 7 Sconfitte. Chiaro che possiamo definire il giro di boa deludente, ma era sotto gli occhi di tutti la crescita costante, partita dopo partita. Crescita che ci è stata certificata dal Direttore che ha rinnovato la fiducia nel progetto.

Nel girone di ritorno affrontiamo le 4 squadre che ci avevamo battuto all’andata. La musica è diversa. Esclusa l’ingiusta sconfitta con l’Osimana per 1-2 (all’andata era finita 7-1 per loro Ndr.) otteniamo 2 pareggi e una vittoria, 5 punti contro i 0 dell’andata. Tra l’altro i due pareggi ottenuti con Moie Vallesina e Fabriano sono arrivati nel tempo di recupero con la mia squadra in vantaggio 2-1. La mia ultima partita da allenatore è stata con l’Olimpia Ostra Vetere fuori casa. In quell’occasione ero squalificato ed in tribuna. Una partita dominata per 44 minuti dove non abbiamo concesso un tiro in porta e siamo passati in vantaggio. Tatticamente perfetti, ben messi in campo e puliti nelle giocate. Poi il Black-Out, abbiamo subito 2 goal in 2 minuti (45′ e 46′) e altri 2 goal nei primi 3 minuti di gioco del secondo tempo. Sotto 4-1 al 48′ della gara.  Una partita figlia della fragilità mentale di questo gruppo, minata dalle tante sconfitte e dai tanti punti persi negli ultimi secondi di gioco. Quasi una maledizione, statisticamente se i tempi di gioco invece di 45′ fossero durati 44′ eravamo in testa al campionato… Ma sono il primo a dire che con i “Se” e con i “Ma” non si va da nessuna parte. Era il nostro giusto percorso, lavoravamo per superare queste difficoltà e sono certo che ci saremmo riusciti ottenendo tutti gli obiettivi che ci erano stati richiesti.

Poi il Presidente ha deciso di allontanarmi dalla squadra. Una decisione ingiusta ed arbitraria, senza tener conto delle opinioni della squadra e del direttore un vero uomo di sport con tanta esperienza alle spalle, fortemente contrario. Una decisione che macchia il mio lavoro e insulta la mia persona e il professionista che ho sempre dimostrato di essere. Amerò sempre questa maglia e farò sempre il tifo per i ragazzi ma certamente a livello gestionale trovo la cosa imbarazzante.

Devo migliorare in centinaia di aspetti, tattici, tecnici e soprattutto gestionali. Le mie squadre non sono mai perfette in campo, le mie decisioni sono avvolte sbagliate, credo che ci sono molti tecnici più bravi di me e che ho tanta strada da fare. Ma credo anche di non aver meritato un esonero a 5 partite dalla fine con tutti gli obiettivi pienamente alla portata e con una squadra evidentemente in crescita.

Tutti mi ripetono che questo è il calcio, che spesso a decidere c’è chi meno conosce, che funziona così, bisogna accettare e stare zitti. Ma trovo la cosa umiliante, anni di studi, migliaia di euro spesi per corsi su corsi, aggiornamenti, chilometri su chilometri, ore ed ore preparando Macro Cicli, Cicli, Sedute, Statistiche, sempre al campo preparati, sempre sul pezzo trascurando avvolte famiglia e lavoro, quello vero, per poi venire marchiati da chi “il pallone è mio e decido io chi gioca”. Essere franchi e dire quel che si pensa con educazione, non può e non deve diventare un problema, il rispetto è tale quando è bidirezionale altrimenti è solo regime.

Porterò nel cuore questi messaggi che nella loro semplicità dicono tutto!

 

MrCosentino

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